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Autore Sono appena entrata! Matrixiamo?
muccalu

Reg.: 10 Ott 2003
Messaggi: 62
Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2003 22:31  
Muccalu è andata, ha visto e riapprezzato e definitivamente decretato la genialità della cosa. MA, povera, siamo quasi a fine trimestre, già in preparazione delle cose natalizie da fare a scuola... dammi tempo, almeno fino a domenica, d'accordo? Intanto di' qualcosa tu! A presto!

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cerulloc

Reg.: 10 Nov 2003
Messaggi: 26
Da: Arcidosso (GR)
Inviato: 20-11-2003 23:02  
Hai tutto il tempo che vuoi!!! Non è certo un obbligo scrivere nel Forum, ma un divertimento. Anche io non mi sono collegato per almeno 5 giorni. Non volevo esercitare pressioni, volevo solo dire come fosse alta l'attesa... Già il dover cercate il topic non ai vertici, ma nelle pagine successive mi aveva provocato un attacco di distimia, poi quando non ho visto grandi novità.... sembra la consacrazione del sabato del villaggio, tante pagine e tanti messaggi nell'attesa e poi dopo la visione non c'è stato quel dibattito che l'evento meritava. Certo è necessario rivederlo, metabolizzarlo, ma sembra che la gente preferisca non esprimersi per non passare da fanatico o da ipercritico. A proposito, io sono in ufficio, ma stasera c'era il mitico Matrix 1 alla tv! Lo state guardando?
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“La vita non ha concesso nulla ai mortali senza grande fatica” (Orazio)

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cerulloc

Reg.: 10 Nov 2003
Messaggi: 26
Da: Arcidosso (GR)
Inviato: 20-11-2003 23:11  
Chiedo a Muccalu il permesso di porre una domanda generica ai visitatori di queste pagine: la colonna sonora vi sembra adeguata a ciò che i film della trilogia volevano esprimere? Se la risposta fosse no, che tipo di musica avreste utilizzato e quali pezzi nello specifico?
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“La vita non ha concesso nulla ai mortali senza grande fatica” (Orazio)

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muccalu

Reg.: 10 Ott 2003
Messaggi: 62
Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2003 23:14  
Ma tu guarda questi ufficianti! No, ahimé... sto preparando lezioni di storia, cercando canzoncine delle due guerre, dei partigiani e del ventennio per i bimbi di terza media, visto che i nonni che le cantano sono praticamente estinti e a me non va di fare concertini in classe
Condivido anch'io l'assenza di clamore e dialogo. Credo che i film che fanno pensare non piacciano a molti, ahimé...

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cerulloc

Reg.: 10 Nov 2003
Messaggi: 26
Da: Arcidosso (GR)
Inviato: 20-11-2003 23:25  
Perdona la curiosità, ma insegni in una scuola media o alle superiori?
L'audience è significativamente differente!
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“La vita non ha concesso nulla ai mortali senza grande fatica” (Orazio)

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muccalu

Reg.: 10 Ott 2003
Messaggi: 62
Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2003 23:33  
Grazie delle dritte, controllerò; ho il materiale audio e sto mettendo su quello video. Insegno sia da una parte che dall'altra: storia in prima e terza media e IV ginnasio, italiano a liceo e religione ovunque. Si sta bene di qua e di là; con i grandi perché ci si chiacchiera, si tramano cose da fare (serie e facete) con i piccoli perché si può dare libero sfogo a tutte le capacità che si hanno per tenerli più o meno interessati... Buona notte!

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DannyBoy

Reg.: 03 Nov 2003
Messaggi: 175
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-11-2003 21:39  
ho visto ieri sera matrix revolutions!
Sembrava piu' una puntata di Dragon Ball!
cmq tutto sommato la serata è andata bene!
ci sarà il 4? 5? 6? 7? Matrix Redirect?

Matrix Sospired?
Matrix Love Story?
Matrix & Matrix?

Ma neo è morto?
_________________
http:\\cic.135.it
Carrello in Curva...oltre i confini dell'idiozia...

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Claymore

Reg.: 29 Ago 2003
Messaggi: 1129
Da: detroit (es)
Inviato: 23-11-2003 02:10  
visto, mi è piaciuto più di reloaded, le scene di guerra erano notevoli, quelle di combattimento in arti marziali il solito clichè, a parte l'ultima. Cmq coinvolgente e ben fatto, se fanno un ulteriore seguito non me la prendo a male.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Claymore il 23-11-2003 alle 02:11 ]

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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 23-11-2003 02:31  
quote:
In data 2003-11-20 23:11, cerulloc scrive:
Chiedo a Muccalu il permesso di porre una domanda generica ai visitatori di queste pagine: la colonna sonora vi sembra adeguata a ciò che i film della trilogia volevano esprimere? Se la risposta fosse no, che tipo di musica avreste utilizzato e quali pezzi nello specifico?



Musica perfetta! Epica al punto giusto in una direzione quasi Wagneriana, e con la solita collaborazione con Juno Reactor che rende il tutto più interessante.
E mi sembra che i cori in sanscrito riflettano in maniera abbastanza buona i concetti del film, i testi infatti riprendono gli Upanisads, dei testi filosofico/religiosi Hindu.

Beyond the senses is the mind, and beyond the mind is reason, its essence. Beyond reason is the Spirit in man, and beyond this is the Spirit of the Universe, the evolver of all. (fonte)

_________________
Awake Queen of Agamemnon, rise from thy sleep
Cry the Morning Song of Victory,
for the Kingdom of Ilion has Fallen
The God of Fire proclaims it so

[ Questo messaggio è stato modificato da: Endyamon il 23-11-2003 alle 02:32 ]

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Endyamon

Reg.: 13 Nov 2002
Messaggi: 354
Da: trento (TN)
Inviato: 23-11-2003 02:38  
quote:
In data 2003-11-21 21:39, DannyBoy scrive:
ci sarà il 4? 5? 6? 7? Matrix Redirect?



Secondo me non ci saranno seguiti, non ne vedo il bisogno. L'eletto ha raggiunto la fine del suo percorso.
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cerulloc

Reg.: 10 Nov 2003
Messaggi: 26
Da: Arcidosso (GR)
Inviato: 26-11-2003 21:14  
Anche io credo che rimarrà una trilogia. Tra l'altro K. Reeves ha dichiarato che non interpreterà più il ruolo di Neo dopo questa trilogia, per cui credo che i fratelli W dovranno darsi da fare per confermare il loro valore su qualcos'altro di estremamente originale. Certo un film che cambia le regole come Matrix non sarà facile da replicare, ma noi, già riconoscenti per ciò che ci hanno dato, valuteremo in modo costruttivo le future proposte.
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“La vita non ha concesso nulla ai mortali senza grande fatica” (Orazio)

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muccalu

Reg.: 10 Ott 2003
Messaggi: 62
Da: roma (RM)
Inviato: 09-12-2003 17:23  
Sono settimane che sto aspettando un momento libero e tranquillo per pensare a Matrix. Per me, quasi sempre, pensare coincide con scrivere. Sono pressoché incapace di programmare un testo. Posso revisionarlo e migliorarlo, ma quando inizio a digitarlo, la destinazione è ignota. Le idee nuove, le intuizioni verranno da sole, scrivendo.
Scrivo oggi, sul treno, con il tirreno destra e qualche passeggero che rumoreggia nei dintorni; il più movimentato è un bimbetto con i riccioli rossi che parla senza r. Una scolaresca delle medie piena di palloncini di McDonald sta salendo adesso, con accompagnamento di gridolini e qualche “plop” di palloncino, ma da prof. che sono mi sento solidale e il loro è un frastuono che non mi disturba.
La “Matrixfollia” si è tranquillizzata e forse questo è il momento migliore per parlare, Ricordate “Il cinque maggio” del Manzoni? Lui dice di scrivere con la voce vergine da adulazioni di comodo (“servo encomio”) e da critiche codarde fatte nei momenti di caduta. Ecco, così è più bello, scrivere quando si è calmata la tempesta degli osanna e delle sentenze sfavorevoli e senza appello. Assurde le prime e le seconde: niente di perfettissimo a questo mondo (anche se alla perfezione ho gridato anch’io, nei momenti di esaltazione), niente di orribile. Ogni libro letto, ogni film visto, ogni relazione, ogni incontro, ogni esperienza – insomma – lascia sempre dentro più di un sapore.
Matrix in me lascia più buoni che cattivi sapori.
La prima cosa – prima ancora di passare all’analisi del film – riguarda le critiche di quanti hanno dettto che si tratta di una grande operazione commerciale, che la trilogia è un’invenzione posteriore al primo Matrix e che dunque chi ha seguito con entusiasmo o con disgusto i tre capitoli ha comunque perso i suoi euro per una causa che non li valeva. Chiedo: c’è forse qualcuno che metta in giro dei film solo ed esclusivamente per bontà d’animo? Il cinema è arte, sublime arte: ma c’è qualche film dietro al quale non ci siano risvolti commerciali? E allora perché accanirsi proprio su Matrix? C’è stata operazione commerciale? Sì, come sempre, come per tutti. D’altra parte gli occhialetti stile Trinity sono proprio belli, i dvd pure, “Animatrix” illuminante, i poster ben disegnati. A chi non piacciono detti articoli, liberi di non comprarli. A me gli occhiali piacciono, ma ho il faccino tondo e non mi starebbero bene. I poster mi sono limitata a scaricarli e a guardarmeli su schermo, la musica l’ho doppiata da alunni, i dvd li ho comprati tutti e due.
Ma veniamo al film, al terzo.
Delusione? Per me no.
Risposte? Al punto giusto.
Si ricorda che si tratta di un film che ha inventato a modo suo un genere e quindi le regole interne erano tutte da creare. Fantascienza, filosofia, manga, fantasy, amore, combattimento… Sineresi di tante e tante tipologie diverse, mischiate, ma ben dosate.
La corrente che ha prevalso nel terzo è stata indubbiamente quella cristologia, per cui Neo è colui che, pur essendo attaccato alla vita e all’amore, per coerenza con ciò in cui crede, per amore, vede come unica soluzione sacrificare sé stesso per tutti. Trinity, che lo ama, a sua volta è amore puro e disinteressato, lieta solo di aver amato, di essere stata amata, di aver com-patito (sofferto con) chi ama. Nella metafora trinitaria che si è creata in Matrix, ha la parte dello Spirito Santo, anche se non del tutto, giacché nella religione cattolica lo Spirito viene dopo Cristo, torna, vive in ciascuno. Questa prerogativa trinitaria, in Matrix, sembra essere stata riservata, piuttosto, alla piccola indiana, Satì, che sopravviverà a tutto.
Morpheus è il Padre, lo era chiaramente nel primo episodio (“Sei stato più di un capo, sei stato un padre, per noi”) e ha continuato a esserlo negli altri due: esce indenne da tutto, con la sua missione compiuta, la sua fede intatta e vincitrice. Padre e credente perfetto allo stesso tempo, contro venti e maree. Ma Matrix è contaminazione di generi – si è detto - e nessuna metafora è in sé stessa pura del tutto.
Personaggi di contorno inutili? No. Piuttosto l’ignoranza di chi giudica in fretta e non sa e non cerca.
Più volte l’ho scritto (io, ma anche altri) che Matrix ha soprattutto il pregio di far pensare e far discutere. E la genialità dei fratelli W. Sta soprattutto nell’aver creato un percorso difficile: i film, i cartoni, il videogioco… Giocare, guardare, pensare. I Cartoni animati sono stati di grande aiuto per la comprensione di alcuni personaggi e so che il nn aver mai giocato pregiudica la mia conoscenza delle cose. Allora, prima di scrivere, si ricerchi, si chieda, quanto meno.
Si dicono scemenze? Si fanno congetture sbagliate? Pazienza. Ma chi toglie, poi, il gusto di aver disquisito, il tempo passato a parlare, l’allegria delle illuminazioni e degli scambi di idee?
Il Merovingio, ad esempio. Se ne sono scritte tante. È il lato oscuro, il cattivo della situazione, il diavolo (sua moglie è Persephone, la moglie del dio dei morti, dell’oltretomba), personaggio godereccio e sgradevole, che traffica informazioni, che in un mondo come quello di Matrix sono forse la cosa più importanti (in tale confusione di dimensioni, realtà e idee…).
E la famigliola indiana a inizio film? Ad alcuni ha dato sui nervi, mi chiedo il perché. Eppure i discorsi de Rama Kandra con Neo sono bellissimo. Amore, Karma, sono solo parole: l’importante è la rete di connessioni che rappresentano. Significante e significato. Le mucche potrei chiamarle capre, e resterebbero come sono. L’importante è usare parole il cui significato è comprensibile anche da altri, che permette a me e ad altri di comunicare, di scambiarci informazioni, di comprenderci. L’importante è tutto ciò che una parola richiama. L’importante nel mondo di Matrix è che ogni categoria “pensante” creata abbia raggiunto uno sviluppo tale da amare. Chi non ha visto le avventure di “Numero cinque” o “2001. Odissea nello Spazio”? O “Intelligenza Artificiale”? Programmi pensanti, sarebbe tanto. Programmi che amano: il massimo. Programmi che a modo loro generano, danno vita, vogliono proteggere il loro amore, i prodotti del loro amore: splendido.
Satì è il punto di incontro di mondi diversi. Programma frutto di amore che va a vivere nel sogno collettivo degli uomini – Matrix – e che quindi vive in ciascuno di loro, cercando di creare per loro cose belle (lo Spirito, si diceva).
L’Oracolo? È la vita, che dà dolcetti e non risparmia dolori, che dice la verità, ma solo a chi la vuol sentire e quando è pronta a sentirla. E può sentirla solo chi vuol crescere e arriva alla sola cosa saggia: conoscere sé stesso. La vita è la sola maestra, lasciarsi educare dalla vita la sola cosa da mettersi in zucca per non naufragare nel niente, nel nulla di fatto. I suoi occhi vedono perché sanno dove guardare, perché non si perdono nel nulla, nel vuoto.
Smith, il male, il virus, l’anti Satì, l’anti Neo. Se Cyfer era stato Giuda, Lucifero, il traditore, Smith è il il risultato sbagliato di un processo matematico, una “vita” frutto non di amore, ma di calcolo, una “vita” che poi qualcuno ha voluto cancellare, senza riuscirci. Come un virus, si fa forte, cresce da sola, si impossessa di tutto… Ricordate il primo Matrix? Smith, mentre cerca di far parlare Morpheus, gli parla anche della nausea che Matrix gli procura e del suo odio per il genere umano, che paragona ai virus, che sfruttano un ambiente e poi si spostano in un altro. E lui diventa la stessa cosa, un “essere” a cavallo tra più mondi, infelice in tutti. È il nulla che avanza de “La storia infinita”, è gli uomini grigi che inseguono Momo, è Voldemort di Harry Potter, è Sauron de “Il Signore degli Anelli”: non c’è scelta, è la non vita, va fermato. È il male, anche nella metafora cristiana: “Sfuggite il male con orrore, aggrappatevi al bene”.
Seraph? Altro personaggio corollario? I Serafini, nel tempio di Gerusalemme, proteggevano il Sancta Sanctorum, il Santo dei Santi, il luogo dove abitava Dio, che è verità infinita, l’unico vero rispetto agli idoli che “hanno occhi e non vedono, hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano, dalla loro bocca non escono suoni”. L’oracolo, verità e vita, va protetto, perché è la cosa più importante. Senza di lei Matrix non sarebbe sopravvissuta, sarebbe fallita, come dice l’Architetto. Quindi, eccolo lì, a fare il suo dovere.
Mi resta da capire perché venga chiamato “figliol prodigo” dai guardiani dell’accesso del Club del Merovingio, però.
Passiamo – nel frattempo il treno, ormai pienissimo, passa sotto le galleria che annunciano l’arrivo a Roma (il Cupolone appare proprio in questo momento e il cielo è grigio) – a Zion. Che non mi si venga a raccontare che la battaglia non era splendida! Anche a una profana di film di fantascienza come me è apparsa unica. Mi sembrano sterili le discussioni sulle alternanze di tecnologia della città, per cui si hanno navicelle meravigliose, ma poi si combatte a granate… Mah… se si stesse attenti si vedrebbe che le navicelle sono riciclate di secoli precedenti e che non se ne producono di nuove (altrimenti non starebbero lì a lamentarsi come disperati quando ne perdono una o quando devono decidere dove mandarla…). Le tecnologie migliori (tipo l’apertura dei cancelli) si è visto essere frutto di una tecnologia che utilizza mezzi simili a quelli usati per entrare in Matrix: mi spiego malissimo, ma tutti abbiamo visto la gente che sedeva – pettinata e ben vestita - a controllare gli schermi trasparenti, seduta allo stesso tempo, con gli occhi chiusi, vestita di straccie collegata.
E i robot? Molti hanno detto: ma guarda, con tanta tecnologia, neanche un po’ di protezione per il pilota. In Animatrix, le prime generazioni usavano gli stessi robot (di cui questi probabilmente sono i pronipoti, se non gli stessi riciclati), ma chiusi e corazzati. Nel cartone si vede chiaramente come le macchine si divertivano, in guerra, “sgusciare” gli uomini dalle loro corazze, come fossero fagioli. Dunque, evidentemente, avranno ritenuto inutile chiudersi nei robot con corazze: il pericolo non sarebbe diminuito affatto.
Che altro? Molto, probabilmente, ma appena rientrata a casa verrò travolta dalla marea di cose da fare e chi lo sa quando avrò tempo per scrivere ancora. Mi interessava, cmq, riavviare, a mente calma, il dialogo su un film che a molti di noi ha regalato tanto.
Il treno entra in stazione, la batteria è quasi scarica e spero di aver tempo di incollare questa verborrea prima di stasera.
Muccalù che ha fatto il ponte a casa


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